Progetto Aurora Campione Nazionale Sport&Go
Il tecnico: “Un’emozione che questi ragazzi non dimenticheranno mai… e sinceramente anche noi"
Dopo aver vinto tre competizioni su cinque al Torneo Scolastico, che si è chiuso pochi giorni fa, il Progetto Aurora, con gli atleti della categoria Arcobaleno 2009, si è laureato anche campione nazionale Csi alla manifestazione Sport & Go di Teramo, che ha avuto luogo dal 12 al 16 giugno. I ragazzi del Progetto Aurora, allenati da Francesco Apice, con 13 bambini e 6 dirigenti al seguito, hanno alloggiato in un hotel a Roseto degli Abruzzi, proprio di fronte a una splendida spiaggia che avevano a disposizione attraversando la strada e vivendo quindi cinque giorni fantastici e ricchi di emozioni.
Alla competizione non c’era soltanto il calcio, ma anche giochi di atletica, con la corsa sui 60 metri, il lancio del vortex e il salto in lungo. Poi cinque partite di calcio a 7, tre delle quali per accedere alle semifinali, tutte vinte dal Progetto Aurora, prima con un 3-0 rifilato al Seisport SSD di Genova, poi un 2-0 all'ASD San Giovanni di Benevento e infine un 2-1 contro gli splendidi amici del ASD San Paolo di Sassari. Poi la semifinale vinta 2-1 contro ASD Passepartou di Bari, grazie ai gol segnati nei minuti finali da Yara e Roccella. La finalissima si è giocata allo stadio comunale Pavoni di Pineto, il 16 giugno, contro ASD Mulini di Como, vinta dal Progetto Aurora per 4-1, con tre reti di Roccella, una di queste segnate con una straordinaria traiettoria da calcio piazzato. Il gol decisivo è arrivato invece da uno slalom in contropiede di Yara.
"Per me era la quarta partecipazione a delle manifestazioni nazionali - ha spiegato il tecnico Francesco Apice -, la seconda con il Progetto Aurora (avevo già perso una finale quando allenavo giovani a Napoli). Vincere ai Nazionali, quindi, è stata la prima vittoria anche per me. I ragazzi sono stati fantastici e hanno festeggiato a lungo assieme con abbracci e cori di gioia, consci di aver vissuto un’esperienza che non dimenticheranno mai nella loro vita. Poi, dopo il successo, subito tutti al mare, com’era capitato anche nei giorni precedenti alla finale, ma in quell’occasione con una luce diversa che usciva dai loro occhi. Alla sera, passeggiata tutti assieme a Roseto e via alle gare sugli autoscontri. Per questi ragazzi essere campioni d'Italia Csi è un obiettivo come tanti, perché per loro ogni cosa nella vita è importante, se incentivata e motivata dal mondo adulto. Loro, infatti, dopo il titolo nazionale volevano solo il mare e hanno chiesto lo scudetto da attaccare alle maglie il prossimo anno sportivo! Per me e il mio staff, forti di un grandissimo spessore umano, essere primi in una competizione del genere significa continuare a cercare e a rincorrere esperienze simili, che emozionino, che fanno crescere, che lascino dentro il cuore dei più giovani ricordi e bellezze che potranno aiutare questi ragazzi a guardare la vita sempre con grande ottimismo”.
Ufficio Stampa CSI