Luzzara che impresa: terzi ai Nazionali!
Il mister: "per la nostra società è un risultato storico"
Sono insieme da tre anni, alcuni sono arrivati l’estate scorsa, ma assieme, sotto la guida di Mariol Pequini, un giovane tecnico appassionato di calcio e desideroso di portare il suo gruppo il più in alto possibile, ha sfiorato un’impresa storica, arrivando, con il suo Luzzara, fino alla semifinale del campionato nazionale Allievi del Csi, dove sono stati sconfitti per 1-0, essendo costretti a disputare al finale di consolazione, al termine della quale hanno guadagnato un fantastico terzo posto.
“Siamo partiti dal campionato provinciale - ha spiegato mister Mariol Pequini - Poi ci siamo fatti valere alla fase regionale ed infine siamo approdati a quella nazionale che, in tutta franchezza, essendo arrivati fino alla semifinale senza subire neppure un gol, credevamo di poter vincere e invece così non è stato”.
Al loro ritorno in paese sono stati accolti come dei trionfatori: “E’ vero, malgrado il nostro terzo posto siamo stati accolti come se avessimo vinto, come se fossimo campioni e magari, per la nostra società e per il nostro paese i campioni italiani siamo noi, anche se la medaglia è andata proprio alla squadra milanese che ci ha battuti 1-0 in semifinale”.
Il cammino, però, non è stato semplice, ma il Luzzara si è dimostrato superiore a tutte le rivali: “Abbiamo vinto la fase provinciale ai calci di rigore, poi ci siamo ripetuti, sempre dagli undici metri in quella regionale e infine siamo approdati a quella nazionale, vivendo un’esperienza fantastica. A tal proposito voglio ringraziare il Centro Sportivo per averci permesso di provare determinate emozioni, entrando a far parte di un’organizzazione perfetta, che ha permesso ai ragazzi di esprimersi al meglio. La fase finale l’abbiamo fatta a Cervia e avremmo voluto vincere, dopo aver superato per 1-0 il Real Maddaoli di Benevento e il Futsal Genova per 3-0, tanto da guadagnare la semifinale nella quale ci siamo forse illusi di aver giù vinto, considerando che, nella fase nazionale, non avevamo ancora subito gol; invece, così non è stato e siamo stati sconfitti per 1-0 contro Orpas Milano, che a mio avviso non erano più forti di noi, ma alla fine hanno vinto loro, per poi conquistare anche il titolo nazionale. La consolazione è quindi quella che abbiamo perso dai campioni, ma abbiamo dato loro una grossa mano, quindi rimane il forte rammarico di non essere arrivati in finale e di non aver vinto il titolo che, a mio avviso, era alla nostra portata e che avrebbe portato Reggio Emilia e Luzzara al vertice nazionale del campionato Allievi Under 16 Csi. Nella finale per il terzo posto, abbiamo invece battuto il Real Maddaloni per 2-0".
Com’è stato vivere da “professionisti”, in albergo, per poi giocarvi la fase finale…
“Abbiamo dormito in una bella struttura convenzionata con l’Eurocamp di Cervia, appena fuori Cesenatico. Siamo stati lì da sabato 29 giugno, fino al 2 luglio, rientrando a Luzzara dopo le premiazioni. Non ci siamo comunque sentiti dei professionisti, perché a noi piace giocare e divertirci e con questa mentalità siamo arrivati in finale. Abbiamo vissuto il gruppo, sia nelle sue regole, sia nello stare assieme e nel divertirci perché fare gruppo e squadre per me è l’obiettivo principale ed è sempre stato questo il nostro punto di forza".
Ma fammi capire: siete più felici o più delusi per non aver vinto?
“Sinceramente siamo un po’ delusi; infatti, al termine della gara contro i milanesi eravamo un po’ come la Juve in Champions, tristi e amareggiati, ma questo non ci ha impedito di salire sul podio e quel terzo posto, alla fine, ci gratifica. Inoltre, per i ragazzi è stata un’esperienza unica che ha permesso loro di tirare fuori tutti quello che avevano. Il Luzzara non era mai arrivati a questi livelli e quindi, un terzo posto nazionale, per la nostra società è un risultato storico. Sono davvero orgoglioso del percorso vissuto dai miei ragazzi: i 2004 ce li ho da tre anni, mentre i 2003 si sono aggregati l’estate scorsa; assieme abbiamo costruito una splendida squadra, soprattutto un gruppo di amici dei quali sono soddisfatto e orgoglioso sia a livello crescita umana che sportiva e quando la crescita umana e sportiva, anche per noi allenatori-formatori, coincide con un risultato di questo tipo, non si può che essere entusiasti”.
Ufficio Stampa CSI