‘Facciamo sport’: CSI insieme agli enti di promozione sportiva locali
Il convegno di lunedì 13 per riflettere sul ruolo della Regione nella realtà sportiva locale
Lunedì 13 gennaio, al Tecnopolo di Reggio Emilia, si è svolto un incontro organizzato dal Coni e dagli enti di promozione sportiva (Csi, Uisp e Aics) dal titolo ‘Facciamo sport’. Al convegno sono state invitate le società sportive del nostro territorio, gli enti locali e le autorità della città nonché della Regione. «Si è voluto organizzare un momento di riflessione sullo sport reggiano e sulla situazione degli impianti - afferma il presidente del CSI Reggio, Alessandro Munarini -. Lo si è fatto come resoconto degli ultimi cinque anni, anche in vista della fine del mandato della nostra amministrazione regionale, per cercare di capire tutto quello che è stato fatto e lanciare la sfida affinché possa continuare la grande attenzione allo sport mostrata dall’amministrazione regionale in questi anni».
All’incontro hanno partecipato circa una cinquantina di società sportive, le cui testimonianze hanno messo in evidenza svariati temi correlati al benessere e lo sport, così come il volontariato e la riqualificazione degli impianti sportivi. «E’ stato un evento importante - ha continuato Munarini - allo scopo di conoscere questi progetti e non fermarsi semplicemente a un elenco di cifre e numeri. Ritengo oggi fondamentale la scelta di sostenere attraverso bandi pubblici le società sportive virtuose che, consapevoli del loro ruolo, non si limitano a praticare un’attività, ma accompagnano le persone e cercano di andare incontro a tutte le esigenze».
Su richiesta del comitato reggiano del Centro Sportivo, anche Giovanni Anceschi, presidente dell’u.s. Santos, ha portato la sua testimonianza. «Siamo una società di 450 tesserati e 70 tra allenatori e dirigenti quasi tutti volontari - ha detto Anceschi -. L’anno scorso abbiamo vinto il bando regionale, potendo così finanziare un progetto che vede lo sport come elemento centrale della comunità, ma non unico. Abbiamo potuto lavorare con la cooperativa ‘Progetto crescere’, l’associazione ‘Per di qua’, due scuole dell’infanzia, il Ceis e la Dinamo Popieluszko, una società di bergamo».
Grazie ai finanziamenti regionali, l’u.s. Santos è riuscita ad ampliare il suo raggio d’azione, estendendolo al mondo del volontariato, a iniziative di supporto psicologico per allenatori e famiglie, fino all’educazione motoria per bambini in età pre-scolastica. «Abbiamo anche preso parte a un progetto sulla fragilità e lo sport - continua -, su come quest’ultimo possa arrivare a tutti, spostandoci in alcuni quartieri più svantaggiati. In sostanza, siamo usciti dalla nostra società, portando il calcio nei campi fuori porta. Ultima cosa, ma non per importanza, è stata creata una squadra di calcio a 5 per persone con disabilità: una bellissima esperienza e opportunità per questi ragazzi. Il tutto col supporto del CSI, che condivide con noi l’importanza del trasmettere valori sani attraverso lo sport, e riuscendo ad entrare in un progetto più ampio di scuola calcio élite della Federazione».