Anno sportivo 2020/21: il CSI ai blocchi di partenza
In accordo tra Presidenza e Consiglio, il centro sportivo delinea l’inizio della prossima stagione
Il CSI getta la basi di un nuovo anno sportivo e lo fa, per citare il presidente Alessandro Munarini «con un rinnovato entusiasmo, ma con la consapevolezza che nulla sarà più come prima. Vi è stato un grande impegno e sforzo nel fare una proposta che tenga in considerazione l’attività sportiva da sempre organizzata, ma che al contempo possa trovare, all’interno della proposta, grande spazio per nuove attività, il tutto per cercare di andare incontro alle esigenze di ognuno»
L’attività proposta per l’annata 2020/21 mantiene i tratti caratteristici di quella appena passata che, come tutti sappiamo, si è interrotta prematuramente causa emergenza da Covid-19. Quanto ai tempi d’inizio, nei riguardi delle società sportive che avranno sicuramente bisogno di riorganizzarsi, il comitato reggiano ha pensato far iniziare l’anno con un paio di settimane di posticipo (orientativamente, dalla prima settimana di ottobre).
Le categorie rimarranno le medesime, una per ogni annata di nascita, con un’aggiunta nel basket e nella pallavolo delle giovanili mancanti, in modo da ampliare la proposta e renderla fruibile per tutti. Anche nella pallavolo e il calcio a 7 Open (insieme a calcio, calcio a 5 e basket) arriverà la Coppa CSI, come competizione parallela all’andamento del campionato.
Le due grandi novità saranno invece il beach volley misto, in collaborazione col circolo Onde Chiare, e gli e-Sports, per i quali si è pensato di strutturare più tornei durante l’anno. Non meno importante, a inaugurare la stagione degli eventi sarà il 1° Memorial Mauro Spadoni (settembre 2020) a cui seguirà la parte indoor dello stesso memorial nel mese di ottobre, per basket e volley.
«La nostra realtà, al pari di tante altre, ha vissuto mesi molto molto complicati - commenta il responsabile tecnico CSI, Giovanni Codazzi -. Insieme alla Presidenza e al Consiglio abbiamo però deciso di non temporeggiare, ma anzi giocare d’attacco. Quello che vedete illustrato è il frutto di undici tavoli di lavoro con le società sportive, in tutte le discipline: sappiamo che potrebbe essere una stagione strana e pertanto, anche sulla base delle indicazioni delle società stesse, abbiamo elaborato un piano B e un piano C, ma vogliamo rimanere convinti che l’attività potrà ripartire in totale sicurezza».